Il comunicato della Deiulemar: «Ecco la nostra verità»
Maviglia: “Questi sono i nostri conti”
viaIl comunicato della Deiulemar: «Ecco la nostra verità» – Cronaca – TORRE DEL GRECO – MetropolisWeb.
Finanza, sviluppi economici, politica economica, economia in genere
Il comunicato della Deiulemar: «Ecco la nostra verità»
Maviglia: “Questi sono i nostri conti”
viaIl comunicato della Deiulemar: «Ecco la nostra verità» – Cronaca – TORRE DEL GRECO – MetropolisWeb.
Torre del Greco, 16 marzo 2012
COMUNICATO AI SENSI DEGLI ARTT. 114 e 116 DEL TUF E DELL’ART. 66 DEL REGOLAMENTO EMITTENTI
DEIULEMAR COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE S.p.A. a socio unico: comunicazioni in ordine alla prossima convocazione di un tavolo di informazione e lavoro
In vista delle scadenze previste per la fine del mese corrente ai fini della definizione della migliore soluzione possibile diretta a dare soddisfazione ai creditori di DEIULEMAR COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE S.p.A., la società convocherà, mediante apposito avviso che verrà pubblicato sul sito internet http://www.deiulemar.it una riunione del tavolo di informazione e lavoro, nel cui ambito poter illustrare e discutere con i rappresentanti dei creditori le soluzioni attuabili.
In proposito, si rende noto che la partecipazione al tavolo sarà aperta a comitati di obbligazionisti e associazioni di consumatori/risparmiatori aventi una significativa base di aderenti nonché ad avvocati, commercialisti o altri consulenti che abbiano ricevuto mandato dai predetti obbligazionisti. Per ciascun comitato o associazione potranno partecipare alla riunione non più di due rappresentanti.
Comitati, associazioni, avvocati, commercialisti e altri consulenti sono invitati a far pervenire alla DEIULEMAR COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE S.p.A. richiesta di partecipare al tavolo di informazione e lavoro presentando una dichiarazione sul numero dei rispettivi aderenti e mandanti. Comitati, associazioni, avvocati, commercialisti e altri consulenti sono altresì pregati di far pervenire alla DEIULEMAR COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE S.p.A., almeno 3 giorni prima della data che verrà fissata per la riunione, un puntuale elenco di domande che intendano porre e di argomenti, che intendano fare oggetto di discussione.
Le richieste di partecipazione al tavolo di informazione e lavoro, debitamente sottoscritte dai proponenti, unitamente a copia dei rispettivi documenti di identità, ai relativi recapiti per le ulteriori comunicazioni, ed agli elenchi di domande e argomenti, dovranno essere inviati, almeno 3 giorni prima della data che verrà fissata per la riunione, via fax al n. 081.8838281 ovvero via e-mail all’indirizzo di posta elettronica presidenza@deiulemar.it indicando come oggetto “tavolo di informazione e lavoro”.
I portatori di certificati che non abbiano aderito ad alcun comitato o associazione ovvero non siano rappresentati da alcun avvocato, commercialista o altro consulente saranno puntualmente informati in merito agli elementi essenziali discussi nell’ambito del tavolo di informazione e lavoro, con comunicazioni pubblicate sul sito internet http://www.deiulemar.it, nella sezione investitori/comunicati. La società sta valutando, altresì, l’opportunità di approntare una sezione del proprio sito internet destinata al ricevimento di domande da parte degli interessati.
Le forme e modalità di partecipazione al tavolo di informazione e lavoro, sopra indicate, sono state definite tenendo in considerazione l’obiettivo, fortemente auspicato dalla società, di garantire il più proficuo svolgimento dei lavori, assicurando al contempo un ordinato afflusso di domande e spunti di riflessione da parte dei partecipanti al tavolo, sul cui spirito di fattiva collaborazione la società ripone il proprio affidamento.
L’Amministratore Unico Roberto Maviglia
estratto da [ DEIULEMAR S.p.A.™ :: co.
TORRE DEL GRECO – 17/03/2012 [da Metropolisweb.it]
Cinque per cento cash, 20% in obbligazioni con scadenza 2018 e il resto in azioni della New Company che prenderà il posto della storica Compagnia di Navigazione. E’ la proposta operativa a cui stanno lavorando i vertici della Deiulemar per uscire dall’incubo in cui da due mesi sono piombate 13.000 famiglie di Torre del Greco che hanno puntato sul colosso economico di via Tironi per investire i propri risparmi. Investimenti che, al termine del censimento organizzato all’hotel Poseidon per valutare l’esatta «consistenza» delle cosiddette obbligazioni parallele emesse dagli armatori della città del corallo, si attestano – esattamente come le stime lasciavano prevedere già a gennaio, quando scoppiò l’incubo crac per la società fondata nel 1967 da Giovanni Della Gatta, Michele Iuliano e Giuseppe Lembo – intorno agli 800 milioni di euro. Una cifra da capogiro che – complici le «resistenze» dei risparmiatori a trasformare tutte le obbligazioni in azioni – ha convinto l’amministratore unico della Deiulemar a valutare nuove ipotesi per uscire dal tunnel della crisi che rischia di spazzare via un’intera città: l’idea resta sempre legata a una New Company, ma con condizioni diverse rispetto alle prime indiscrezione. «Potremmo puntare a garantire immediatamente il 5% in contanti – spiega l’avvocato Roberto Maviglia – in modo da offrire una boccata d’ossigeno agli investitori e mantenere una percentuale intorno al 20% di obbligazioni. La parte restante, invece, dovrebbe essere convertita in azioni della New Company». Una società nuova di zecca formata dalla Deiulemar Compagnia di Navigazione – al momento proprietaria solo della nave inaugurata mercoledì scorso a Shanghai e significativamente battezzata «Città di Torre del Greco» – dove dovrebbero confluire i beni messi a disposizione dalle tre famiglie di soci e le quote societarie della Ledi Shipping e le quote societarie di Sakura Hotel e di Progresso & Futuro la società del Lussemburgo che indirettamente detiene una parte della proprietà di Palazzo d’Avalos. «Adesso abbiamo un quadro chiaro – prosegue Roberto Maviglia – dell’esposizione debitoria che, complessivamente, si aggira intorno agli 800 milioni di euro: stiamo lavorando per individuare la soluzione ideale a consentire il proseguo dell’attività armatoriale e a tranquillizzare tutti gli investitori». In pratica, l’erede dello storico «capitano» Michele Iuliano – l’ottantottenne a cui erano intestati gli assegni per l’acquisto delle obbligazioni parallele finite nel mirino di Consob, procura di Torre Annunziata e Bankitalia – avrebbe aperto la caccia a un «fondo esterno» che creda nel rilancio della Deiulemar e nel «risveglio» del mercato dei noli. Un mercato legato a doppio filo al Baltic Dry Index – l’indice dell’andamento dei costi del trasporto marittimo – clamorosamente crollato a partire dal 2008. «All’epoca, l’indice si assestava intorno ai 12.000 punti e oggi è fermo a 700 punti. E’ come se l’indice Dow Jones – aveva in diverse occasioni sottolineato il nuovo amministratore unico della Deiulemar – fosse precipitato da 14.000 a mille: numeri che dovrebbero rendere l’idea della crisi attraversata dal settore negli ultimi quattro anni». Una crisi che rischia di mandare gambe all’aria il principale «marchio» di Torre del Greco (e non solo) e l’economia di un’intera città: un pericolo che i vertici della Compagnia di Navigazione vorrebbero scongiurare con la New Company che, tuttavia, garantirebbe sull’unghia solo il 5% delle somme investite fino a oggi da 13.000 famiglie della città del corallo.
La Deiulemar, società di navigazione di Torre del Greco, che ha emesso titoli per centinaia di milioni di euro fuori da qualsiasi controllo, mentre in parallelo faceva certificare i bilanci da Kpmg ed emetteva obbligazioni regolari, è alla ricerca di una soluzione con obbligazionisti della società, circa 13mila. Soluzione che sembra ora arrivare con la prima generazione di proprietari della società che si dice pronta a mettere mano al portafoglio chiedendo una mano anche ai figli che partecipano alla gestione del gruppo. I legali degli obbligazionisti apprezzano il gesto ma hanno delle perplessità perché non sono convinti che le risorse messe in campo siano sufficienti.
Indubbiamente la questione è molto intricata e, come al solito, molto lontana dalla regolarità, sarà un ulteriore colpo fatale ad un’altra azienda navale di primaria qualità?
Però mi chiedo come mai tutti questi 13.000 obbligazionisti, che hanno accettato il rischio di depositi irregolari come mai si scagliano contro la Società? Sapevano benissimo (e se non lo sapevano peggio per loro) che depositando danaro senza un regolare controvalore, agivano in complicità e sapevano che rischiavano nella stessa misura in cui rischiava la Società. Ora di cosa si lamentano? Io fossi in loro mi unirei alla Dejulemar senza atteggiarsi a vittime.
Lo staff
La Deiulemar, la società di navigazione di Torre del Greco, che ha emesso titoli per centinaia di milioni di euro fuori da qualsiasi controllo, mentre in parallelo faceva certificare i bilanci da Kpmg ed emetteva obbligazioni regolari, è alla ricerca di una soluzione con obbligazionisti della società, circa 13mila. Soluzione che sembra ora arrivare con la prima generazione di proprietari della società che si dice pronta a mettere mano al portafoglio chiedendo una mano anche ai figli che partecipano alla gestione del gruppo. I legali degli obbligazionisti apprezzano il gesto ma hanno delle perplessità perché non sono convinti che le risorse messe in campo siano sufficienti.
Indubbiamente la questione è molto intricata e, come al solito, molto lontana dalla regolarità, sarà un ulteriore colpo ad un’altra azienda navale di primaria qualità?
Però mi chiedo come mai tutti questi 13.000 obbligazionisti, che hanno accettato il rischio di depositi irregolari come mai si scagliano ora contro la Società? Sapevano benissimo (e chi dice che non lo sapeva è un falso o uno stupido) che depositando danaro senza un regolare controvalore, agivano in complicità e sapevano che rischiavano nella stessa misura in cui rischiava la Società; certo che ci guadagnavano anche bene! Ora di cosa si lamentano? Io fossi in loro mi unirei alla Deiulemar senza fare le vittime e rischiare di perdere tutto senza pietà.
Lo staff
I cittadini torresi litigano con i giornalisti de La7 !!
http://www.facebook.com/groups/174518375931336/
Mi sa tanto di sfruttamento distorto dell’informazione. La7 ha soltanto cavalcato il malcontento popolare al solo scopo di fare lo scoop televisivo. Il resto sono fatti vostri …e chi se ne frega più! Ho paura che in questo modo si riuscirà solo a farne un’altro caso Parmalat, dove tutti restano con l’amaro in bocca e le tasche vuote!!
Pare che i signori del video lamentino il fatto che i giornalisti hanno girato per un mese per cercare adesioni alla ribellione di ieri sera per poi mandare in onda appena 3 minuti di intervento pilotato dallo studio giusto per far passare un messaggio funzionale alla trasmissione e non certo per favorire i torresi (tanto mica sono loro che perdono i soldi); con il risultato peraltro di averli fatti passare tutti per evasori!! Purtroppo io questo ho capito… Ora se prima i torresi avevano il “problema Deiulemar”, ora se ne aggiungeranno altri, tipo Magistratura, Fisco, Agenzia delle Entrate ecc… tutti alla ricerca di soldi da spillare.